Spostarsi all’interno delle isole Samoa non è complicato ed è certamente consigliato non fermarsi in un’unica località di mare ma visitare entrambe le due isole principali. Noleggiare un’auto è la soluzione migliore per esplorare il paese, tenendo presente che il limite di velocità è molto ridotto a causa delle strade non sempre ben mantenute, che le persone dei vari villaggi camminano ai bordi dell’asfalto in qualsiasi momento della giornata e che è facile che cani, maialini, mucche e cavalli attraversino la strada.
La guida è sulla sinistra.
Tenete presente che la benzina si trova solo nei centri più grossi e che dovete fare richiesta di una patente temporanea dal costo di 20$ al mese. All’aeroporto trovate già il primo punto di informazione turistica dove potete richiedere una mappa e, se non avete già una guida, i piccoli opuscoli gratuiti di color rosa Visitor Guide di Jasons, che sono sufficienti per scoprire le migliori attrazioni, spettacoli, musei e bellezze naturali.
Al momento del ritiro dell’auto, controllate prima ogni piccolo danno e fatelo presente nel contratto, così che non vi venga addebitato poi quando restituite il veicolo. Stipulate un’assicurazione che copra eventuali danni, perché ripararli altrimenti vi costerebbe una fortuna.
I traghetti vi porteranno da un’isola all’altra, ma può capitare che gli orari non vengano rispettati a causa del mare agitato.
Potrete spostarvi in autobus all’interno delle isole, considerando pero’ che l’orario di partenza per i samoani è solo un’idea vaga e la possibilità che venga preso in considerazione varia in base al livello di interesse mostrato dall’autista (non contate sugli autobus dopo le 2 del pomeriggio, o nel fine settimana).
È necessaria quindi molta pazienza, ma vale la pena di provare quest’esperienza.
Breve parentesi sugli autobus locali chiamati Wooden Busses: somigliano a furgoni coloratissimi con interni in legno che portano, a musica alta, i passeggeri da un villaggio all’altro senza fermate prestabilite. Non hanno un numero di linea, ma solo la destinazione del villaggio finale. Nonostante il trasporto sia pubblico, il mezzo in sé è privato e la sera capita spesso di vederlo parcheggiato accanto alla casa del proprietario, il quale è libero di decorarlo come desidera e, in certi casi, percepisce anche un compenso per la divulgazione di messaggi educativi.
Questi bus sono un soggetto tipico da fotografare, sia per i colori sia per la particolarità del mezzo. Con circa 3 Tala (poco più di 1€) potete fare un giro da un paese all’altro. Non sentitevi a disagio se il contatto fisico tra le persone è stretto: durante le ore di punta i piccoli bus sono carichi di passeggeri e potrebbe capitare di sedervi in braccio a qualcuno o, tattica se volete evitare, optare di prendere voi in braccio un bambino, così che più persone riescano a stare seduti. È una cosa normalissima, non vi preoccupate: la regola vuole che non ci siano passeggeri in piedi, quindi ecco la soluzione.
Se vi sentite veramente in forma, potrete girare in bicicletta, ma dovrete vedervela col caldo, i cani e il terreno accidentato.